gita a Milano insieme a Leonardo
Milano è Leonardo, ma serve immaginazione. Saliamo sul tram: panche scomode, no aria condizionata. Del resto è il 1482. Nessuno skyline, parchi e giardini sono boschi e orti, le strade sono sterrate, l’acqua è ovunque! In corso Sempione la’Arco della Pace ancora non esisteva. Lo shopping borghese in Vincenzo Monti non era possibile, ma oggi A? un must! Scendete dal tram! Non perdete l’Ultima Cena a un passo da qui e la Casa degli Atellani : di fronte vi abitA? Leonardo. Poi di nuovo sul tram: che direbbe Leonardo se vedesse l’Ago in Cadorna? Sarebbe perplesso? In Cairoli scenderebbe per passare al Castello, quattro passi su via Dante e presto alla Biblioteca Ambrosiana con il Codex Atlanticus senza passare da Peck. Palazzo Reale con le sue mostre, poi Piazza della Scala, senza la stupenda Galleria, senza il celeberrimo teatro. Risaliamo sul tram e spingiamoci al capolinea, passando dalle mura di porta Nuova, in fondo a via Manzoni. Quanta acqua! Incrociamo un’arteria principale: A? la Cerchia dei Navigli. Proseguiamo verso la Stazione Centrale che esisterà solo intorno al 1930: da qui il bus 9, il tram delle mura Spagnole che verranno costruite intorno alla metà del 1500, arriva in Darsena e sui Navigli. Resta ancora una chiusa in funzione sul Naviglio Pavese, una conca con acqua in via Conca del Naviglio, e in zona Brera la Conca dell’Incoronata percorribile con la bicicletta, ormai asciutta. Chissà se Leonardo si sarebbe lasciato tentare dallo shopping alle fermate intermedie o dalle torri che dominano Milano: Branca, Unicredit, Velasca, il Dritto di Isozaki, la riserva di caccia del Bosco verticale.