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Passione e rispetto per il lavoro, per la terra, per le piante e per i loro frutti. È questa la filosofia a cui la famiglia Ursini è fedele fin dall’800, quando molti coltivatori di olive affidavano loro la cura delle piante e gli Ursini erano conosciuti con il soprannome “Putì”, che in dialetto frentano significa “potatore d’eccellenza”. Una filosofia fondata sul rispetto per la stagionalità delle materie prime e del loro sistema di coltivazione, per l’ambiente e i consumatori. Giuseppe Ursini (nella foto) è un artigiano, un Mastro Oleario la cui eccellenza nel fondere tradizione e innovazione ha dato vita a un prodotto di qualità superiore, nato dalla convinzione che l’olio buono nasca prima di tutto nell’oliveto e poi in frantoio. Non è facile scegliere un prodotto principe tra i meravigliosi oli e pestati di Ursini. Probabilmente quello più rappresentativo della filosofia dell’azienda è l’Opera Mastra (tre olive nella guida agli Extravergini 2007 di Slow Food), un olio ottenuto dall’armoniosa miscela di quattro varietà di olive tradizionali abruzzesi, raccolte prima della completa maturazione a mano e spremute a freddo, così da preservarne l’aroma caratteristico, in modo che le quattro varietà si complementino a vicenda, risultando in un olio dall’equilibrio perfetto, intenso e fruttato, rotondo e saporito. L’Opera Mastra esprime il meglio di sé a crudo, su carpacci, bruschette e pesce azzurro, dove non predomina mai, sposandosi perfettamente con i sapori che accompagna ed esalta.