Gino Girolomoni (nella foto) fonda la coop Alce Nero, di cui è ancora presidente, nel 1972. Vive con la sua famiglia nell’antico monastero che ha dato il nome al marchio Montebello con cui vengono attualmente commercializzati i prodotti della cooperativa. La storia di Gino inizia nel 1970 quando, giovanissimo, viene eletto sindaco di Isola del Piano, piccolo borgo tra Pesaro e Urbino, pochi mesi dopo essersi trasferito a vivere nel monastero di Montebello, allora ridotto a un rudere, insieme a due cavalli, una capra e un cane, per “inseguire il sogno di una vita da non sprecare”. Dopo l’incontro con Ivo Totti, il padre del biologico in Italia, Gino sposa l’agricoltura bio e ne diviene il paladino. Negli anni ‘80 il mercato si assesta, e la coop Alce Nero cresce fino a diventare la maggiore produttrice di pasta biologica in Italia, mentre Gino diviene una sorta di ambasciatore del made in Italy organic nel mondo. La cooperativa produce pasta speciale, integrale, di kamut e di farro. I cereali vengono coltivati nei terreni della cooperativa e trasfomati al mulino, anch’esso di proprietà. Montebello, immersa in una natura incontaminata e non lontana dalla splendida Urbino, offre la possibilità di numerose escursioni, magari con una guida particolare: lo stesso Gino. Oltre al pastificio storico si possono visitare il museo, splendida testimonianza della civiltà contadina, e il nuovo magazzino di stoccaggio annesso al mulino, costruito secondo i principi della bioarchitettura e che conferma la totale coerenza dell’azienda.
