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Piacenza Italia
È Elena Pantaleoni (nella foto) a condurre, dal 1991, l’azienda vitivinicola che la sua famiglia acquistò negli anni ’70, ma la cui storia inizia già dall’800. I 30 ettari di vigna si estendono su un terreno povero di minerali che alla coltura concede ben poco. Da qui la scelta di “razionalizzare” il vigneto, selezionando le uve che meglio si adattano al particolare microclima della zona: Barbera e Bonarda in primis, seguite da Malvasia di Candia aromatica, Cabernet Sauvignon e Merlot. La scelta di Elena è stata quella di mantenere le piante più antiche, sacrificando la produttività per dare origine a vini fortemente caratterizzati, legati alla memoria e alla tradizione vitivinicola dei colli piacentini ma al tempo stesso moderni. Tutte le fasi della lavorazione, dalla potatura alla raccolta, sono condotte manualmente per garantire un maggior controllo sulle uve, condizione indispensabile per produrre un buon vino che cresce in vigna e matura in cantina, senza troppe lavorazioni che ne tradirebbero la natura. Poche le etichette prodotte: il tradizionale Macchiona, nato da una selezione di uve Barbera e Croatina e invecchiato in grandi botti; l’insolito e straordinario Ageno, un vino bianco che macera sulle bucce come un rosso; il Vigna del Volta, ottenuto da Malvasia Candia aromatica lasciata appassire al sole, secondo l’antica tradizione vinicola del sud dell’Italia. Vini appassionati e appassionanti che rispettano i tempi e le regole della terra, anche quando non coincidono con la volontà di chi la coltiva.