Non esiste terra al mondo dove produrre vino è così entusiasmante come in Sicilia – ci racconta Antonino Cossentino (nella foto) – dove le popolazioni che si sono susseguite sull’isola hanno lasciato, oltre alla profonda impronta della loro civiltà, un’inebriante serie di profumi e sapori. Catarratto Grillo e Nero d’Avola sono le bacche che ne rappresentano la sintesi e che in queste terre hanno trovato condizioni ideali per la maturazione. L’azienda agricola Cossentino domina il golfo di Castellammare con i suoi 25 ettari, di cui 15 coltivati a vigneto, in contrada Lavatore/Costa di Bisaccia a Partinico, nel cuore della produzione DOC Alcamo dove, già nel 1700, re Ferdinando I di Borbone, entusiasta degli esperimenti di vinificazione del suo enologo Felice Lioy, edificò la sua Real Cantina, la più antica struttura di vinificazione presente in meridione. Questo è lo scenario e questa è la storia che, nel 1995, hanno spronato Antonino a vinificare le sue uve prodotte con agricoltura biologica, raccolte pochi minuti prima nella sua stessa azienda. La filiera interna mantiene intatta la fragranza dei frutti durante il processo di trasformazione e nella cantina l’attento uso del legno per i vini rossi e la straordinaria cura riposta in ogni fase generano grandi vini. Il Gadì è lo splendido, fruttato Catarratto che, assieme al Grillo, un altro bianco di antichissima tradizione, profumato e asciutto, e al potente Nero d’Avola rappresenta il vanto della produzione.
