Il frantoio è una vera gemma incastonata tra le mura dell’antica città di Albenga. Unito al frantoio è il Museo dell’olio, che raccoglie rare testimonianze della lavorazione e antichi strumenti agricoli. Agostino, Gianni e Mina hanno raccolto l’eredità di papà Nino e mamma Bugi, tra i primi a convertirsi, negli anni ‘60, all’agricoltura biologica e ad aderire all’associazione Suolo e Salute. A condurre l’azienda è Agostino, mentre Gianni si occupa del laboratorio, dell’imbottigliamento dell’olio del frantoio e della trasformazione delle materie prime in salse e conserve, ponendo sempre grande attenzione alla qualità del prodotto. Mina è la “commerciale” dello staff ed è riuscita a piazzare i suoi meravigliosi prodotti ovunque ci sia qualcuno che apprezza la qualità, dagli Stati Uniti all’Australia. Nell’antico frantoio dominano le due grandi mole in pietra e, durante i mesi di novembre e dicembre, si sprigiona un irresistibile profumo. Il pesto genovese tradizionale può essere considerato uno dei migliori sul mercato, grazie all’accurata selezione di tutti gli ingredienti utilizzati, dalle piantine di basilico genovese DOP ai pinoli. Altri prodotti straordinari sono l’olio extra vergine d’oliva monocultivar taggiasco, ottenuto dalla selezione di un’unica varietà di olive, la crema di acciughe, il caviale del Centa, le olive taggiasche in salamoia. Ottimi anche i vini DOC Pigato e Rossese. Visitare il frantoio vuol dire anche visitare Albenga antica. Sarà un soggiorno estremamente piacevole.
